martedì 6 aprile 2010

Morgellons: una nuova malattia o un'arma del terrore creata dall'uomo? (articolo di Tim Swartz)

L'articolo di Tim Swartz, di cui abbiamo tradotto la terza parte, sembra suffragare le ipotesi ventilate tempo fa, circa la natura tecnologica del morbo di Morgellons, forse un micidiale strumento per trasformare, a poco a poco, le persone in esseri cibernetici, come paventato anche da Bojs.


Morgellons e nanomacchine

Esistono dati convincenti i quali indicano che il Morgellons è associato alla tecnologia, specialmente alle nanomacchine sotto forma di nanostrutture. La National science foundation (N.S.F.) definisce nanofibre delle strutture che hanno almeno le dimensioni di 100 nanometri o meno. I campioni di fibre, estratti dai pazienti di Morgellons, se esposti a calore, non bruciano, se non ad una temperatura di 1.700 gradi Fahreneit. Osservate al microscopio elettronico, le fibre non appaiono organiche: non hanno cellule eucariotiche né membrana cellulare. Dal momento che il Morgellons non è un parassita, esso è una macchina. In marzo ed aprile,
Jeff Rense ha pubblicato e diffuso alcune valide ricerche basate su analisi scientifiche di tipo spettroscopico. Le ricerche sono state condotte sotto l'egida della tossicologa, Dottoressa Hildegarde Staninger dell'Integrative Health International di Lakewood, California.

I primi risultati sono stati inquietanti. Il Morgellons sembra essere l'invasione del tessuto umano per opera di una nanotecnologia finalizzata alla comunicazione sotto forma di nanotubi, nanocavi, nanostrumenti in grado di assemblarsi da soli e di replicarsi e dotati di sensori.

Altre configurazioni associate al Morgellons veicolano frammenti geneticamente modificati di D.N.A. e di R.N.A. Le nanomacchine del Morgellons proliferano in ambiente alcalino ed usano l'energia bioelettrica dell'organismo ed altri fonti non identificate per alimentarsi. Esiste anche l'evidenza che certe nanomacchine contengono al loro interno delle batterie. Le nanomacchine del Morgellons sono costruite per ricevere specifiche microonde, segnali E.M.F., E.L.F. ed onde radio.

A questo punto ci si chiede che cosa stia accadendo. Sappiamo che il Morgellons è contenuto nei liquidi organici, negli orifizi e nei follicoli e sappiamo che penetra normalmente in tutto l'organismo.

Se queste conclusioni sono corrette ed il Morgellons è una nanotecnologia capace di prendere il sopravvento sull'organismo, resta la domanda se tale morbo sia il risultato di un incidente o se sia stata diffusa deliberatamente per infettare le persone nell'ambito di scopi non noti.

E' come se il Morgellons fosse un processo per ricostruire gli uomini, generando una specie differente: una creatura cibernetica, sia uomo sia macchina. Poiché le nanomacchine ricevono segnali, si può arguire che ciascuna persona-sistema sarebbe in grado di comunicare con gli altri pazienti, trasformandola in un componente di un’enorme intelligenza artificiale.

Stiamo affrontando un'invasione, il tentativo di un gruppo clandestino o del governo di ottenere il controllo definitivo dell'umanità. Se consideriamo l'attuale situazione del pianeta, non è irragionevole pensare che qualcuno potrebbe aver deciso di creare qualcosa del genere ai danni di una popolazione inconsapevole. Talora piccole cose possono causare giganteschi problemi. Dobbiamo osservare con maggiore acume, oltre la malattia stessa, se vogliamo trovare delle risposte soddisfacenti.

Traduzione di Zret




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2 commenti:

  1. Carissimi, l'interrogativa nel titolo pare piuttosto retorica. La cautela è sempre d'obbligo ma mai come nel caso del Morgellons risulta difficile credere che siamo al cospetto di un semplice "incidente" e non di un'azione deliberata e quantomai sinistra.
    Anche limitandosi solo alla componente entomologica della malattia, niente di più probabile che i laboratori che lavorano da decenni alla ingegnerizzazione ed alla modificazione genetica di acari, parassiti, nematodi, etc. abbiamo raggiunto risultati inimmaginabili di cui solo pochi stralci di documentazione trapelano all'esterno.
    Un libro recente, "Six legged soldiers - Using insects as weapons of war" di Jeffrey A.Lockwood (2009) ripercorre le tappe dello sfruttamento degli insetti a fini bellici dai primordi ai nostri giorni. Anche se l'autore conserva una visione "politicamente corretta" e perciò a tratti decisamente miope degli eventi storici, la lettura è molto interessante, anche e soprattutto per comprendere lo storico interesse verso l'uso letale dell'infinitamente piccolo e verso forme di guerra "occulta", condotta cioè con mezzi facilmente attribuibili dagli ignari a fatalità o aberrazioni naturali.
    La stessa modalità che denota la guerra ambientale e tellurica di cui siamo quotidianamente testimoni.

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  2. E' corretto, Giulia. Nel 2006 vi fu un simposio in Germania nel quale venne dichiarato a chiare lettere che i militari avevano sviluppato un "Silent superbug" e nei due filmati realizzati per l'occasione, nei quali veniva spiegata con estrema precisione la genesi dell'organismo nano-biotecnologico, si portava alla conclusione che il morbo di morgellons è una malattia "man made", senza ombra di dubbio.

    A rigor di cronaca devo segnalare che il sito ove era ospitato l'articolo originale, da noi tradotto qualche tempo fa e pubblicato qui e su Tanker Enemy, non è più on-line. Miracoli della censura.

    RispondiElimina

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